VENERDI' DI PASSIONE - Processione della B.V. Maria Perdolente


A volte le esigenze di una determinata epoca o la evoluzione di alcuni riti, impongono provvedimenti che inducono a cambiamenti radicali, sino a rendere desueti alcuni culti per riproporli in tempi più opportuni ad accogliere una rinnovata tradizione.
E' il caso della celebrazione della attuale festività della Beata Vergine Maria Perdolente, già Maria SS. Addolorata, che a Cerignola era un tempo curata dalla Congregazione di Santa Maria della Pietà.
Questa Congregazione perpetuava la volontà del benefattore Pasquale Fornari che nel testamento prescrisse che nel Venerdì di Passione avrebbe dovuto svolgersi la processione della Sacra Immagine della Pietà. La Congregazione della Pietà aveva sede, in origine, in una cappella detta di S. Leonardo, attigua al vecchio ospedale. Nel 1831 si trasferì nella chiesa di S. Antonio da Padova e successivamente, a causa di dissidi interni, fu sciolta.
Alla fine degli anni '70 del XIX secolo essa si ricompose come associazione, riprendendo la organizzazione della processione della Pietà nel Venerdì di Passione.
Successivamente questa processione fu spostata al Giovedì Santo, generando però una incongruenza dovuta al fatto che veniva portato in processione una statua in cui era rappresentato Cristo già morto, prima ancora dell'inizio della sua Passione; questa incongruenza fu sanata nel 1936 con il trasferimento della processione al Venerdì Santo, dopo la conclusione dell' altra processione organizzata dalla Confraternita del SS. Sacramento.


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Dopo nemmeno due decenni, negli anni '50 il Vescovo consacrò una nuova Immagine della "Desolata", cioè della Madonna in cerca del figlio, in sostituzione della Pietà e la processione fu riportata al Giovedì Santo.
Nel 1992 la processione, per non intralciare l' adorazione del SS. Sacramento nelle chiese cittadine la sera del Giovedì Santo, fu nuovamente spostata, collocandola nella mattinata del Sabato Santo.
Nel 2008, per decreto del Vescovo Mons. Felice di Molfetta, è stata istituita la celebrazione del Settenario in onore della B. V. Addolorata presso la Parrocchia di S. Leonardo, nel quartiere periferico "Torricelli", a conclusione del quale si svolge, seguendo un itinerario parrocchiale, la processione della Beata Vergine Maria Perdolente, ripristinando così una tradizione e conciliando la stessa con le attuali esigenze.
Solo per un fatto casuale poi, il maestro d' arte Gaetano Russo che possedeva una statua della Madonna Addolorata del tipo "Madonna Vestita", il 28 febbraio 2008 donò questa Immagine Sacra alla Diocesi di Cerignola, nella persona del Vescovo Mons. Felice di Molfetta, perchè fosse venerata nella Parrocchia di S. Leonardo.
Nella stessa data la statua fu portata nella Chiesa di S. Leonardo e fu subito esposta durante il Settenario della Addolorata che quell' anno iniziava dopo pochi giorni, esattamente il 7 marzo 2008.
Quel primo anno alla processione parteciparono le rappresentanze di tutte le confraternite aventi un ruolo durante la Settimana Santa, in quanto organizzatrici di secolari riti incentrati sulla Passione e Morte di Gesù Cristo.
La processione attualmente ripropone la "Via Matris" ed è caratterizzata dal particolare abbigliamento dei portatori della Madonna che indossano una cappa nera, al pari delle dame che procedono accanto al simulacro.
Durante il percorso la processione è seguita dalla banda musicale che esegue lo Stabat Mater, antica laude attribuita a Fra Jacopone da Todi.
Proprio per porre ancora maggiore attenzione al significato teologico di questa "rinnovata" tradizione, il Vescovo Mons. Felice di Molfetta, decise nel Venerdì di Passione dell' anno 2009, di definire la Madre di Gesù, venerata nella Chiesa di S. Leonardo Abate nel quartiere Torricelli, come Beata Vergine Maria Perdolente.
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- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base delle notizie pubblicate da Franco Conte sul volume "Settimana Santa", Centro Grafico Foggia, marzo 2010.
- Foto a cura di "Foto Belviso - Cerignola", tratte dal volume "Settimana Santa", Centro Grafico Foggia, marzo 2010 .
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